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La chirurgia bariatrica: percorso e alternative

Aggiornamento: 9 dic 2020

L'OBESITÀ

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) definisce l’obesità come un anormale o eccessivo accumulo di tessuto adiposo associato a un aumentato rischio per la salute dell’individuo. Si calcola che le persone obese siano globalmente più di un miliardo e che questa condizione sia in aumento in tutti i paesi del mondo in tutte le fasce di età.


La chirurgia dell'Obesità | Centro Medico Wellssuite Cagliari
La chirurgia dell'Obesità | Centro Medico Wellssuite Cagliari

LA CHIRURGIA DELL'OBESITÀ

L’opzione terapeutica chirurgica legata all’obesità non è un intervento di natura estetica bensì per il benessere e la salute della persona. La terapia chirurgica rappresenta un’opzione terapeutica molto valida in quanto consente la guarigione duratura in un elevatissimo numero di casi degli obesi gravi e dei super obesi. L’intervento di chirurgia bariatrica è un intervento di chirurgia generale e in quanto tale possono verificarsi delle complicazioni; circa nel 95-97% dei casi la chirurgia evolve senza complicazioni mentre nel 3-5% dei casi si rileva l’insorgenza di conseguenze come, ad esempio, un’emorragia nelle ore subito successive all’intervento oppure una complicazione di tipo infettivo, (es. fistole etc.).


A CHI È RIVOLTA

Secondo le Linee Guida consigliate e adottate dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (S.I.C.OB.) i pazienti potenzialmente candidati alla chirurgia bariatrica hanno un’età compresa circa tra i 18 e i 60 anni, hanno un Indice di Massa Corporea (B.M.I.) superiore o uguale a 40 kg/m2, oppure hanno un Indice di Massa Corporea compreso tra 35 e 40 kg/m2 ma in associazione ad altre patologie correlate.


CONTROINDICAZIONI SPECIFICHE PER LA CHIRURGIA BARIATRICA

Per quanto concerne le controindicazioni alla chirurgia bariatrica tra le linee guida consigliate e adottate dalla S.I.C.OB. è presente, in prima analisi, la presenza nella storia clinica del paziente un fallimento di un corretto trattamento dietetico prescritto da un medico. Tale fallimento si traduce, nello specifico, in un mancato o insufficiente calo ponderale oppure in uno scarso o mancato mantenimento del calo del peso.

Ricordiamo, inoltre, altre controindicazioni correlate alla chirurgia bariatrica come l’incapacità del paziente di partecipare ad un prolungato protocollo di controlli post intervento; la presenza di disordini psicotici come depressione severa, disturbi della personalità̀ e del comportamento alimentare valutati da uno psichiatra o psicologo dedicato; alcolismo e tossicodipendenza; malattie correlate ad una ridotta aspettativa di vita; pazienti inabili a prendersi cura di se stessi e senza un adeguato supporto familiare e sociale.


IL PERCORSO TERAPEUTICO

In conclusione, bisogna tenere presente che l’intervento di chirurgia bariatrica non rappresenta la prima terapia per perdere il peso bensì un protocollo dietetico specifico prescritto da uno specialista.


Biologo Nutrizionista




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